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ORIGGIO – Nella serata di giovedì 30 giugno, militanti di Centopercentoanimalisti, si sono recati davanti all’entrata della Novartis di Origgio ed hanno affisso uno striscione sui cancelli e acceso dei fumogeni. Un altro striscione è stato attaccato sulla strada provinciale 527, in zona depuratore di Rescaldina.

Un doppio filo di sofferenza e di morte unisce tutte le aziende che svolgono la cosiddetta sperimentazione animale, cioè la vivisezione, comprese quelle che sono coinvolte nell’indotto – spiegano in una nota gli attivisti – allevamenti e forniture di animali, produzione stabulari e strumenti di tortura, etc. Inoltre tutte fanno capo a poche mega società multinazionali che possiedono e controllano il mercato.

Così l’Evotec di via Fleming a Verona è collegata ed ha stretto recentemente una “alleanza a lungo termine” con la Novartis di Origgio, multinazionale che tra un po’ si trasferirà a Milano. Ricordiamo che l’Evotec, oltre a molti altri animali, detiene i cuccioli di Beagle per i quali da mesi ci sono iniziative, blitz e mobilitazioni. La multinazionale inoltre, ha annunciato il licenziamento di 8000 dipendenti sparsi in tutto il mondo, solo in Svizzera ne sono previsti 1400. Nonostante l’imminente trasferimento da Origgio a Milano, l’azione dei nostri Militanti inaugura un nuovo fronte Lombardo di lotta per la liberazione dei Beagle di Evotec. 

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