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UBOLDO – Ai nastri di partenza la rassegna culturale “IncontrArTi” organizzata nella Casa dei Talenti “Radrizzani” di Uboldo in via per Origgio 1 dall’associazione Officine Musicali Aps con il patrocinio del Comune di Uboldo e del Consolato Generale del Giappone a Milano.

Si comincia mercoledì 20 aprile con un ricco programma di inaugurazione.
Alle 21– Apertura della mostra fotografica “Il gesto creativo” nelle arti tradizionali giapponesi
foto di Flavio Gallozzi – curatori della mostra: Carmen Geraci e Giancarlo Moscatelli.
La mostra sarà visitabile con ingresso gratuito fino al 14 maggio in concomitanza con le iniziative della Rassegna.

C’è qualcosa, nella fotografia di Flavio Gallozzi, che colpisce e affascina, che invita alla riflessione: è la qualità della luce o meglio, del gioco che ombra e luce compiono nelle sue immagini. Questa qualità esalta il soggetto che Gallozzi predilige, uno e molteplice al tempo stesso: il gesto, il movimento, i gesti, i movimenti, attraverso i quali artisti e artigiani giapponesi si esprimono, realizzano oggetti, compiono cerimonie, rendono viva la loro arte. La manualità, nelle arti giapponesi, è cura amorevole dei particolari, passione per la materia, ritualità accuratamente rispettata: la mano che regge il pennello perpendicolare al foglio bianco della calligrafa, le dita della musicista che corrono veloci a muovere i ponticelli del koto, le mani vigorose del forgiatore di katana, abituate al fuoco eppure così delicate nel polire le superfici d’acciaio, ancora, le mani svelte di chi sistema il kimono attorno al corpo di una donna, la lucida, perfetta precisione del palmo che regge lo hishaku, il mestolo dal lungo manico di bambù, e lo appoggia lievemente sul bordo del bollitore, nella cerimonia del tè. Il gusto di gesti antichi, tramandati di generazione in generazione dal maestro all’allievo secondo la pratica tradizionale di trasmissione delle arti in Giappone è reso dalle immagini di Flavio Gallozzi vivo, attuale.

Nulla è andato perduto, la maestria dei fondatori è mantenuta in vita e rivivificata dalla memoria dei discendenti, dalla pratica odierna, che conserva gelosamente la tradizione della foggia e del gesto. Passato e presente convivono, nel Giappone contemporaneo, con una intensità che chi non vi è mai stato fatica a immaginare. Gallozzi ce lo racconta magistralmente attraverso le sue immagini di luce e d’ombra, memore delle parole dello scrittore Tanizaki Jun’ichirō: “… piacciono a noi Orientali, i sortilegi che traggono il loro potere solo dai giochi d’ombra. …. Non nella cosa in sé, ma nei gradi d’ombra, e nei prodotti del chiaroscuro, risiede la beltà”.

Alle 21:30 – Musica X 2 concerto di Gian Luigi Carlone e Matteo Castellan.
Il duo Gian Luigi Carlone – Voce, Sax Soprano, Flauto Traverso, Ocarina, Xaphoon – e Matteo Castellan – pianoforte e fisarmonica – affronta un repertorio veramente molto vario, all’insegna del divertimento e della poesia. Quasi come se a rischiare di „annoiarsi” fossero per primi loro e non volessero in alcun modo far correre questo rischio a nessuno die loro spettatori. Un duo nato in epoca Covid, che ha fatto tesoro del tempo a disposizione per mettere nel paniere i brani migliori; sicuramente migliori per loro, ma che hanno come missione il migliorare la serata di ciascuno di noi. L’esperienza e la cultura dei due, maturata in anni di palcoscenico nelle situazioni più differenti, diventa espressione teatrale che vive in osmosi con la musica e trasforma l’ascolto in qualcosa di anche fortemente visivo.

Il repertorio prevede brani originali dei due esecutori/compositori (La escola del cha cha cha, Choro non saprei, Alla prima ora) e musiche di vari autori, sia reinterpretate ma fedeli all’originale (a milano non crescono fiori di Paoli – Heidenroslein di schubert Goethe – Pinocchio di Fiorenzo Carpi) che totalmente rivisitate (Certe notti di Ligabue – il Can Can di Offenbach – Smoke on the Water dei Deep Purple – Tintarella di luna di Mina). Ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.

Si prosegue giovedì 21 aprile alle 21 con l’incontro divulgativo intitolato: “Il giardino botanico di Uboldo”, un’area culturale e didattica per la conservazione e la difesa della flora spontanea. La serata realizzata in collaborazione con Biblioteca Comunale di Uboldo sarà presentata da Giovanni Riva – curatore del Giardino Botanico.

Venerdì 22 aprile, dalle 21 sarà il momento dello spassoso cabaret milanese “TÜTI IN CURIERA” proposto dagli Amis De L’Osteria, direttamente da Antenna 3 Lombardia – ingresso gratuito sino ad esaurimento posti. Il Trio muove i primi passi nell’aprile del 2013 con l’intento di riportare la tradizione popolare nella canzone folk che va dagli inizi del ‘900 ai giorni nostri. Il gruppo, composto da Ercolr Augusto Bestetti (voce, tamburelli e campanelli), Giorgio Angelo Cazzola (chitarra e cori) e il Maestro ROMANO Riva (fisarmonica e cori) presentano in tutta la Lombardia il loro ultimo lavoro musicale dal titolo “Tutti in corriera”. Una sorta di gita tra amici proprio con le vecchie corriere degli anni 50/60.

Lo spettacolo passa da momenti recitativi e raccontati in chiave comica di come si presentavano i Paesi e i vecchi cortili di una volta, la vita e le storie di campagna con i loro personaggi più o meno curiosi, nonché raccontare le storie dei mestieri oramai dimenticati come il magnano, el muleta, ul spazzacamin e ul cighezin. Nello spettacolo compaiono spesso anche poesie dialettali dedicate a feste come il Santo Natale, la Festa della Mamma, del Papà o dedicate a feste paesane con i loro usi e costumi. Non manca infine l’angolo dedicato alle Osterie, vero luogo d’incontro soprattutto nei paesini agricoli o periferici delle grandi città della Lombardia e regioni confinanti come Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. In queste Osterie, spesso, oltre che bere del buon vino si potevano anche degustare i piatti tipici dando stimoli e idee per canzoni popolari, battute e barzellette.

La settimana si concluderà sabato 23 aprile, dalle ore 16:30 con l’incontro con Enrico Testi autore del libro “Il punto di vista delle stelle” – Ed. Etabeta, 2022
“Il punto di vista delle stelle” è il racconto di un sogno. Nella campagna piemontese che si stende ai piedi delle Alpi, in piena epoca fascista, Martino, figlio di contadini, non accetta per sé un destino che appare già scritto. Una storia che si intreccia con quella di altri protagonisti, nel vissuto di una quotidianità fatta di mestieri, di spensieratezza, di scoperte e vicende che portano Martino oltre i ristretti confini della sua campagna, oltre la dimensione contadina, sino alla consapevolezza di essere lui stesso parte di un sogno più grande che coinciderà con il suo.
Iniziativa realizzata in collaborazione con ProLoco Uboldo.


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