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SARONNO – Non una semplice partita di calcio, queste erano le premesse, poi mantenute, martedì pomeriggio nella sfida di calcio tra Villaggio Sos e Cooperativa sociale “Dandelion”, anch’essa con sede a Saronno. Tra i due enti c’è sempre stata grande sinergia, ed ora, grazie anche ad alcune situazioni favorevoli, come quella epidemiologica, c’è stata la possibilità di far sfidare in una partita di calcio, sempre presso l’oratorio della Regina Pacis, i ragazzi tra i 10 ed i 14 anni dei due centri.

L’idea di questo torneo di calcio era nata un anno e mezzo fa da un’idea dei responsabili del Villaggio Sos, con il traguardo da raggiungere che era chiaro, abbattere le barriere che tra adolescenti si creano e favorire l’integrazione tra essi. Dopo il miglioramento della situazione pandemica questo progetto è potuto ripartire, ma con una novità, la possibilità di far sfidare i ragazzi delle varie cooperative saronnesi, affinchè si crei uno spirito che va oltre la semplice vittoria o sconfitta dopo la partita. E l’obiettivo sin dai primi minuti del match era chiaro e raggiunto. Ma ora veniamo alla partita in sè, come sempre caratterizzata da una grande attenzione alle norme per prevenire il contagio, che ha rispecchiato un valore, non scontato, come quello del rispetto esemplare delle regole. Come detto si sfidavano i ragazzi del Villaggio Sos contro i ragazzi della Cooperativa saronnese “Dandelion”. Il tutto è stato uno spettacolo. Anche per chi non prendeva parte alla partita, come i responsabili dei due centri, è stato tutto una meraviglia, dall’agonismo dei ragazzi messo in campo, al “Fair-play” tra di essi e soprattutto i valori fondamentali, l’amicizia ed il rispetto. Molti adolescenti tra di loro si conoscevano ed a fine partita è stato un’emozione unica, anche per loro, poter scambiare battute e chiacchere con degli amici, oppure anche farsi nuovi amici. Tutti i collaboratori e gli organizzatori di questa iniziativa si sono detti soddisfatti per l’iniziativa, a partire da Raffaele Paiusti, coordinatore di quest’idea per il Villaggio Sos e Gianluca Marinaro, responsabile, ed il suo staff della Cooperativa “Dandelion”. Entrambi, consci della delusione dei ragazzi che non avrebbero mai voluto finire di giocare, promettono una gara di ritorno, che non si farà tanto aspettare, sarà quasi immediata, per la felicità degli adolescenti e non solo.

Alla fine del match, dopo le promesse di rincontrarsi ed un “terzo tempo” anch’esso significativo, tra strette di mano e molto ma molto “fair play”, che aveva già caratterizzato tutto il pomeriggio, i ragazzi sono tornati ai loro villaggi, consapevoli che avevano passato un’esperienza indimenticabile. Questa giornata la si può definire una vittoria per tutti dai collaboratori sino agli adolescenti. Le emozioni trasmesse dai ragazzi, dentro e fuori dal campo, le sensazioni dei vari responsabili e la felicità nei loro occhi e sulle loro labbra, è un qualcosa di significativo, un qualcosa che va oltre la semplice partita di calcio, un qualcosa di intramontabile, che rimarrà per sempre su quel campo della Regina Pacis.

FOTO RAGAZZI DEL VILLAGGIO SOS PRIMA DELLA PARTITA

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