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Via Francisca e siti Unesco, il progetto può partire

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GORNATE OLONA – Siti Unesco e Via Francisca, il grande progetto può partire: fare rete e stimolare l’intervento dei privati, questo l’obiettivo congiunto di Comunità Montana del Piambello, Regione Lombardia e partner privati. Fare rete è l’obiettivo del Pic regionale dei siti Unesco Monte San Giorgio, Sacro Monte di Varese, Monastero di Torba a Gornate Olona e della Via Francisca.

Martedì 19 ottobre, al centro espositivo Monsignor Macchi (Prima Cappella) del Sacro Monte di Varese è stato presentato il progetto che interessa non solo il percorso che si snoda dal centro Europa fino alla via Francisca, ma anche, i tre luoghi varesini di primaria importanza mondiale. Nel corso dell’incontro di martedì 19 ottobre allo Spazio Espositivo Mons. Macchi del Sacro Monte sono intervenuti Stefano Bruno Galli, Assessore regionale all’Autonomina e Cultura e Paolo Sartorio, presidente della Comunità montana del Piambello.

La Via Francisca è uno snodo fondamentale al centro delle Prealpi lombarde e oggi non vuole essere solamente un punto geografico ma anche e soprattutto un centro culturale di grande interesse turistico attorno al quale si può sviluppare un programma di attività. Un recettore economico, che grazie alle bellezze naturali e culturali può stimolare l’interesse di residenti e visitatori e le attività imprenditoriali. Tutto questo sarà reso possibile grazie all’impegno di Regione (la ragione al mondo con più siti Unesco) e dell’Ente montano; impegno totalmente aperto alla collaborazione di associazioni ed enti privati. Fare economia con la cultura, con la storia e con il paesaggio si può grazie al PIC e l’impegno di Regione Lombardia. La logica è valorizzare il territorio e il suo patrimonio mediante eventi ed iniziative che siano il volano di una crescita proiettata al futuro.

Dice Stefano Bruno Galli, assessore regionale all’Autonomina e cultura: “I Pic sono lo strumento privilegiato che l’assessorato ha trovato per promuovere una politica di valorizzazione integrata dell’offerta culturale territoriale. Il patrimonio culturale più esteso, in Italia, è quello di Regione Lombardia. Fino a questo momento però ha fatto fatica a dialogare; l’idea di promuovere l’organizzazione in rete dal punto di vista o territoriale o tematico (personalmente prediligo quella territoriale) è un passaggio obbligato al quale abbiamo lavorato con determinazione. Abbiamo premiato quattordici progetti ampi ed ambiziosi che valorizzassero l’offerta culturale del territorio che, una volta messa in rete, do a quel territorio una specifica identità culturale; questo funge da grande attrattore. Nella fattispecie, il territorio varesino è davvero unico nella varietà di questa offerta: è la provincia che ha il maggior numero di riconoscimenti Unesco. Dobbiamo lavorare sull’offerta culturale, credo che questa Regione possa fare scuola a livello nazionale e internazionale. Il Pic dei siti Unesco e della Via Francisca mette insieme il tema della mobilità dolce e quello del patrimonio Unesco, è certamente una chiave vincente”.

Paolo Sartorio, presidente della Comunità Montana del Piambello: “Integrare significa rendere intero, colmare dei vuoti. Abbiamo voluto fare un bando come Comunità Montana ma abbiamo voluto allargare l’orizzonte ottenendo il favore di partner di grande prestigio a partire dal FAI, dal Parco Campo dei Fiori, dal Parco Pineta e da tutte le associazioni che abbiamo individuato con manifestazione ad evidenza pubblica. Vogliamo integrare i luoghi e le attività che si sviluppano attorno al concetto di cultura e da questa arrivare a fare economia. Crediamo che il pubblico e il privato debbano collaborare: il primo per creare le condizioni affinché il secondo possa operare. Il primo pieno di benzina però deve arrivare dall’ente pubblico affinché la macchina possa partire”.

A concludere la mattinata anche gli interventi di Simona Gasparini del Fai, Monstero di Torba (Gornate Olona) ed Emanuela Sguazza dell’associazione Archeologistics. Il progetto del Pic siti Unesco e Via Francisca, come anche espresso da più parti, si prepara ad allargarsi alla quarta attrazione varesina e lombarda di importanza mondiale: l’Isolino Virginia e i suoi siti palafitticoli. Nel mese di ottobre e di novembre, poi, avranno luogo una serie di incontri e di giornate formative in due dei tre siti Unesco varesini: il Sacro Monte e il Monastero di Torba. Otto appuntamenti che avranno al centro le politiche di conservazione e la rinascita del patrimonio montano, varesino e regionale con al centro la Via Francisca. Il programma sarà a cura del Fai, Fondo ambientale italiano.

(foto: il monastero di Torba)

21102021

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