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SARONNO – Anche il saronnese piange il papa emerito, Benedetto XVI. Ecco alcuni ricordi e messaggi provenienti dal nostro territorio.

Samuele Astuti, consigliere regionale Pd

Lo ricorderemo come un fine teologo, un uomo timido dotato di grande capacità di ascolto.
Nei suoi otto anni da Papa, Ratzinger ha incontrato tantissime persone, ha compiuto decine di viaggi internazionali e in Italia, ha scritto varie encicliche per rinnovare la dottrina sociale della Chiesa. Il suo momento di maggiore grandezza è stato quando ha riconosciuto, nonostante la sua grande cultura e fede, che altri avrebbero potuto meglio rispondere a un mondo che era tanto cambiato. Che la terra gli sia lieve.

Pierluigi Gilli, presidente del consiglio comunale di Saronno

Ha concluso la vita terrena e si è immerso nella Luce della vita eterna. Il Santo Padre Benedetto XVI, il Papa, resterà sempre nel mio cuore. Requiescat in pace.

Lara Comi, europarlamentare

“Chi crede si affida completamente a Dio e per questo non teme di perdere nulla, avendo Lui come ricchezza”. A Dio, Papa Benedetto XVI

Lorenzo Guzzetti, ex sindaco di Uboldo

A ripensarci bene non mi sorprende che proprio il 31 dicembre, il giorno in cui intoniamo il Te Deum di ringraziamento, Benedetto XVI sia tornato alla casa del Padre. Questo 2022 per me è stato complicato, ho conosciuto i “lupi” e la “sporcizia” della Chiesa e certi giorni ho davvero pensato che il Signore “sembrava dormire” dopo “giorni di sole e di brezza leggera”. Sono arrivate le “acque agitate” ed è lì che ho potuto riaffermare le parole di Benedetto: “ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto”. Attraverso appunto alcuni uomini e le donne che ha scelto ho potuto riassaporarne l’abbraccio affettuoso e la tenerezza paterna che ancora mi fa dire che “non praevalebunt”. Negli ultimi giorni dell’anno, poi, ho potuto sperimentare anche la sofferenza e il dolore per delle questioni personali che dopo anni si sono disvelate per ciò che erano realmente, tuttavia “La fede, che prende coscienza dell’amore di Dio rivelatosi nel cuore trafitto di Gesù sulla croce, suscita a sua volta l’amore. Esso è la luce — in fondo l’unica — che rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere e di agire. L’amore è possibile, e noi siamo in grado di praticarlo perché creati ad immagine di Dio.” La certezza, ancora, è che l’amore è possibile e che il supremo sacrificio dell’amore è la croce. Ma che fatica buttare giù!

E’ comunque grande canto di gioia, oggi, per quanto il 2022 mi ha donato esattamente lo stesso canto di gioia che tutto il mondo deve far risuonare perchè il Papa che ci ha insegnato sempre l’”amicizia con Gesù” è tornato a Casa. L’amicizia che per me è la cifra vera della mia vita, i tantissimi amici con cui ogni giorno mi sento, mi scrivo, parlo, mi confronto e che sono per me ricchezza inesauribile e fonte di grande ispirazione. Ho sperimentato tanto amore gratuito che mi è stato donato e che oggi porterò davanti al Bambino di Betlemme come un dono. Mi sono stati regalati nuovi compagni di viaggio, nuove amicizie, nuovi sentimenti. La Provvidenza mi ha già messo davanti nuovi campi dove operare, lavorare, creare, impegnarmi. Una casa nuova dove accogliere, abbracciare, mangiare insieme condividendo gioie e fatiche del quotidiano. Ho vissuto il tradimento, ma anche la gioia del perdono. Ho sperimentato l’amore gratuito. Con tutti questi sentimenti, forse disconnessi e complicati da capire, chiudo questo 2022.

(foto: Samuele Astuti)

31122022

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