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SARONNO – Per la prima volta anche il Saronnese è invitato a partecipare all’iniziativa Balconi fioriti organizzata da Coldiretti.

“Ripartire da un fiore, ma più ancora dalla presa di coscienza di un comparto, quello florovivaistico, che è simbolo del made in Varese. Ecco perché lanciamo il primo concorso “Balconi Fioriti in provincia di Varese”. Fiorire il proprio balcone è un gesto semplice: di bellezza, di accoglienza, ma anche di vicinanza con un settore che ancora sta pagando in maniera drammatica la crisi”.

Così Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese, ha annunciato in videoconferenza stampa la nuova iniziativa della Coldiretti provinciale, che prenderà il via la prossima settimana: da lunedì 25 maggio e fino al 30 giugno, per tutti i cittadini della provincia prealpina, sarà possibile iscriversi gratuitamente al concorso.

COME PARTECIPARE
Partecipare è semplicissimo: sarà sufficiente compilare il modulo sul sito web dell’associazione agricola (varese.coldiretti.it), allestire il balcone, scattare e inviare la foto via mail o whattsapp.
A luglio, una commissione di esperti provvederà alle valutazioni e selezionerà cinque finalisti, i cui balconi saranno oggetto di una successiva visita. I vincitori saranno premiati con tre buoni da spendere in uno degli agriturismi Terranostra sul territorio (300, 200 e 100 euro) e con cesti di prodotti ovviamente della filiera corta varesina firmata da Campagna Amica.

“Una scelta non casuale, che vuole focalizzare l’attenzione anche sulle difficoltà che il comparto agrituristico prealpino sta attraversando in questo periodo. Come per i floricoltori, il lockdown è piombato sugli operatori del turismo rurale e non solo in un momento clou della stagione, nell’avvicendarsi del periodo di banchetti e cerimonie, oltrechè nella fase di prenotazione delle vacanze estive, che sono praticamente azzerate” osserva il presidente Fiori.

Massima libertà nella fioritura dei balconi: “Si potranno utilizzare tutte le essenze disponibili, ovvero qualsiasi pianta ornamentale verde e/o fiorita, annuale o perenne, arbustiva o erbacea, non artificiale. Unico vincolo, sono assolutamente banditi i fiori di plastica o, comunque, finti. Nel riunirsi per valutare le fotografie inviate, la commissione terrà conto dei seguenti criteri generali di giudizio: 1) presentazione estetica d’insieme del balcone fiorito; 2) ricchezza e qualità di fiori e piante; 3) fantasia e armonia di colori nell’allestimento”.

Domanda e foto del concorso andranno inviate tassativamente entro e non oltre il 30 giugno 2020. Entro il 10 luglio, un’apposita giuria tecnica, sulla base delle fotografie, selezionerà cinque finalisti che saranno contattati per un sopralluogo finale. La giuria tecnica sarà composta da: un florovivaista, un rappresentante di Coldiretti Varese, un esperto di concorsi florovivaistici internazionali, un rappresentante di Campagna Amica.

La premiazione avverrà a luglio (i vincitori saranno tempestivamente avvisati).
“Il nostro appello è a portare la cultura di piante e fiori in tutte le nostre case – precisa il presidente di Coldiretti Varese – dando un segnale importante: fiorire significa rinascere, riaprire, dare un segno di accoglienza e benvenuto nei nostri territori. Partiamo dalle nostre case, invitando le amministrazioni comunali, le Pro Loco e tutte le associazioni locali a condividere il nostro messaggio e fare altrettanto. Da un semplice concorso di Balconi Fioriti può giungere un segnale di futuro: in Europa la tradizione dei concorsi floreali è più che decennale, in particolare in Paesi come in Gran Bretagna o in Francia, dove manifestazioni come Villes & Villages Fleuris costituisce, da decenni, un punto d’attrazione di importanza sovranazionale: e il punto di partenza è sempre il coinvolgimento della popolazione, con le fioriture dei propri spazi di casa. Fiorire il proprio balcone significa dare un segno di bellezza, di style-life, ma anche di attenzione verso un comparto economico che nel Varesotto conta quasi mille imprese florovivaistiche, cui vanno aggiunti i manutentori del verde e un indotto che dà lavoro a migliaia di famiglie”

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