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VARESE – “La Fondazione Molina è una istituzione a Varese che opera nell’ambito socio-assistenziale e sanitario. Si tratta di un ente del terzo settore senza scopo di lucro, dove ogni giorno tante fragilità incontrano la cura, l’attenzione e la sensibilità dei molti professionisti che vi lavorano e dei volontari che dedicano il loro tempo. Lunedì mattina ho avuto modo di visitare i reparti, e per me il tempo trascorso è stato molto di più di una visita istituzionale per le emozioni forti che ho vissuto”. Così la parlamentare del Varesotto, Maria Chiara Gadda di Italia viva.

Come ricorda l’onorevole “in alcuni padiglioni i sorrisi, la musica, i colori, in altri purtroppo anche il silenzio e il raccogliemento. Ma ovunque c’è cura, attenzione alla singola persona e ai suoi bisogni, non abbandono. Perché per gli ospiti anziani, così come per i giovani in stato vegetativo, il Molina è casa. Come sempre, ogni lavoro si può svolgere in tanti modi diversi. Il come fa la differenza. Al Molina quel “di più” di umanità e professionalità colpisce subito. Dal fatto che il personale conosce il vissuto degli ospiti, i loro gusti, le piccole abitudini quotidiane da rispettare e valorizzare come l’indossare ogni giorno una cravatta anche se si vive in un reparto Alzheimer”.

Prosegue Gadda: “Ci sono situazioni dove per il paziente non c’è cura. Allora l’esigenza diventa quella di lavorare in squadra tra medici, infermieri, psicomotricisti, fisioterapisti, animatori, per accompagnare con dignità e umanità la persona e la sua famiglia nel fine vita. Sono i dettagli a fare la differenza. Spazi luminosi e aperti per consentire ai malati di Alzheimer di camminare, l’aula multisensoriale (mai vista prima in una struttura di questo tipo) per i pazienti che possono così trovare momenti di serenità e benessere, e poi l’attenzione alle cure palliative, e la sala per l’ultimo commiato. Che ben sappiamo, serve più ai vivi per condividere il dolore del distacco con la comunità. Ringrazio il presidente Carlo Maria Castelletti, il vice presidente Fasolo e tutto il personale che ho incontrato, per il tempo prezioso che mi hanno dedicato”.

24012022

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