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LAZZATE – “Chiediamo che il Governo si esprima dando copertura alle Regioni rispetto alla proroga dei blocchi dei diesel Euro 4, che scatterà l’11 gennaio, legandola alla fine dello stato di emergenza Covid prevista ad oggi, al 31 gennaio, ma che potrebbe essere anche prorogata”. Ad affermarlo, il vicepresidente della Commissione territorio e infrastrutture del Consiglio regionale lombardo, Andrea Monti (Lega), che è anche assessore a Lazzate, adopo l’approvazione nei giorni scorsi della delibera di Giunta che aggiorna Move-In, il sistema di monitoraggio dei veicoli inquinanti attraverso una scatola nera, estendendolo anche all’Area B di Milano, ad altri Comuni e alla Regione Piemonte.

Secondo Monti, infatti, sarebbe assurdo che, in piena pandemia e in un momento in cui si parla di 750 miliardi di aiuti economici tramite il Recovery fund, le imprese artigiane, i cittadini e i lavoratori fossero costretti a cambiare i propri mezzi. Anche i dati Acea, infatti, confermano la non propensione all’acquisto dell’auto di cui, nel mese di novembre a livello europeo, si registra un calo delle immatricolazioni pari a – 13,5%  rispetto allo stesso periodo del 2019. “Se il Governo non garantisce la copertura a causa delle sanzioni europee legate alla sentenza della Corte europea, relative all’inquinamento, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa faccia un provvedimento per prorogare i blocchi fino al termine dell’emergenza sanitaria”, ribadisce Monti. “Noi – prosegue -in Consiglio faremo di tutto per sensibilizzare sul tema, per pungolare l’Esecutivo nazionale a dare copertura per consentire alle Regioni di deliberare la proroga legata alla fine della pandemia. Non può pensare il Governo di scaricare le possibili multe dell’infrazione alle Regioni”, avverte il vicecapogruppo della Lega. Un appello il suo, perfettamente in linea con quanto deciso anche dalle Regioni del Bacino Padano, dopo un incontro tra i presidenti Attilio Fontana, Luca Zaia, Stefano Bonaccini, Alberto Cirio e i rispettivi assessori all’Ambiente, concordi sulla necessità di una proroga rispetto alla data fissata e di farne espressamente richiesta al ministro Costa. Infatti, pur confermando l’impegno a ridurre le emissioni inquinanti nell’area padana, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, ritengono che i  limiti al trasporto pubblico e alla mobilità privata per contenere la diffusione del virus siano incompatibili con altre restrizioni agli spostamenti individuali. “Nelle settimane a cavallo tra Natale e Capodanno -sottolinea Monti- ho avuto modo di sostenere anche con i colleghi del Veneto questa posizione, che porterò avanti anche in Consiglio ripresentando una versione modificata della mozione che avevo già condiviso. Ora spero che anche M5S e Pd lombardi ci diano una mano a convincere il ministro Costa e il Governo”.

06012021

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