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TRADATE – Regione Lombardia finanzia il progetto “All inclusive”, di cui l’associazione tradatese Edera si è resa capofila, con circa 55mila euro.

Sin dal 2017, Edera è un gruppo di genitori e volontari, adeguatamente formati, che si occupa di disabilità, in particolare con attenzione al tema “dopo di noi”, nella speranza di poter trovare strutture e metodi adeguati al benessere delle persone affette da disabilità, coltivando il loro essere persone. L’attività principale di Edera consiste nelle “domeniche di sollievo”: una giornata o un pomeriggio di socialità, teatro, judo, massaggi, o altre nuove esperienze insieme ai ragazzi del gruppo. Grande attenzione, in questi momenti, è diretta alla personalizzazione all’attività, dedicate per incontrare i gusti di tutti i componenti del gruppo, di età e disabilità diverse, per garantire a tutti una “domenica di sollievo”.

Il progetto All inclusive nasce proprio dall’esigenza di dare risposte diverse con attività diverse a disabilità diverse. Ad essere coinvolte sono, oltre ad Edera, ente capofila, l’Alberocasa di Venegono Superiore, che lavora con i bambini in affido, Rts Una vita speciale, associazione nazionale che occupa di sindrome di Rubinstein-Taybi, Gisaf famiglie affidatarie.

“I due grandi obiettivi sono la personalizzazione – spiega Gabriella Colombo, presidente di Edera – ossia definire insiieme ai nostri operatori dei percorsi personalizzati di autonomia attraverso esperienze di svago, ma soprattutto creare ambiente di socialità: le attività coinvolgeranno persone anche esterne dalle associazioni, ma senza uno sguardo di assistenzialismo. Tutti devono essere sensibilizzati ad accogliere i ragazzi disabili, che verranno aiutati per stare in ambienti normali.”

“L’idea – continua – è inserire i ragazzi in nella realtà. Saranno divisi in microgruppi accompagnati da educatori e volontari, che li guderanno per 5 o 6 serate ad acquisire competenze perché loro possano essere portati in diversi luoghi e seguire l’iter che percorre ogni cliente”

Le attività e azioni del progetto, che partirà il 23 settembre e avrà durata fino l’inizio di luglio 2023, infatti, coinvolgono diversi ambienti: dalla pizzeria, al centro commerciale, ma anche cinema e bowling. Gli addetti ai lavori, inoltre, incontreranno i genitori dei ragazzi: “Col passare del tempo ci siamo accorti che era necessario un percorso di “nel mentre noi”: serve un accompagnamento dei genitori al “dopo”. Le famiglie non riescono a staccarsi dai figli: è comprensibile, ma ci si può lavorare su. Per questo, dopo il covid, abbiamo iniziato un percorso con tre psicologhe con questo obiettivo.”

È molto ampia la varietà dell’offerta: con l’associazione l’Alberocasa “cultura per tutti”: un gruppo di ragazzi tra cui i ragazzi in affido, alcuni di Edera, ma anche esterni, si recherà a vedere mostre, musei, ma anche al cinema. In programma una visita al museo delle illusioni a Milano, ma anche Volandia e il museo delle scienze naturali di Milano.

“È stato pensato – chiarisce la presidente di Edera – come un percorso progressivo di fruizione della cultura e di esperienze, puntando anche sul miglioramento di capacità di espressione dei vissuti.”

Sempre l’Alberocasa mette a disposizione uno spazio con cucina, soggiorno e 4 posti letto, utilizzato per momenti di autogestione. A questo progetto parteciperanno 3 o 4 ragazze maggiorenni che avranno la possibilità, visionate da educatore, di sperimentare cosa significhi vivere da soli: quindi pulire, cucinare, stare fuori a dormire con la supervisione di un educatore.

Simile l’iniziativa di Edera per le prove del “dopo di noi”: “Con alcuni disabili gravi faremo – espone Gabrella Colombo – in uno spazio simile ad un appartamento, si passerà una giornata fuori sin dal mattino: all’arrivo si consumerà la colazione tutti inisieme, mattinata in attività, pranzo, altre attività, con possibiltà di uscire per la merenda e cena insieme. Queste sono occasioni di prova per i genitori che stanno seguendo il percorso con gli psicologi.”

Il Gran Galà finale, a cura di Gisaf, prevede di organizzare un momento aperto a tutta la cittadinanza, con la partecipazione di tutte le famiglie coinvolte: un momento celebrativo alla fine del progetto, nell’estate 2023, per presentare i risultati di All Inclusive.

(in foto: momenti delle domeniche di sollievo con il gruppo Edera)

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