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TRADATE – Grande soddisfazione per “È qui la festa”, la prima azione del progetto All Inclusive, di cui, tra le altre organizzazioni coinvolte, l’associazione tradatese Edera si è resa capofila. “È qui la festa” ha visto la partecipazione di una decina di adulti disabili con significative potenzialità di base, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, in pizzeria. Ad accompagnarli in questa esperienza di autonomia sociale, un paio di educatori e due volontari.

Per questa azione, i ragazzi hanno dovuto seguire tutto l’iter di un cliente regolare: entrare, richiedere un tavolo, attendere che fosse affidato uno, scegliere cosa mangiare e ordinare. Questo percorso preoccupava molto gli educatori, con una particolare attenzione al momento del conto, in quanto i giovani non conoscono il valore dei soldi. L’esperienza, divisa su tre appuntamenti settimanali dal 23 settembre al 7 ottobre, ha rilevato un enorme miglioramento nei giovani. “È stato un percorso a tappe – spiega la presidente di Edera, Gabriella Colombo – la prima sera siamo stati al tavolo tutti insieme, educatori e ragazzi: in questa occasione abbiamo fatto da modello, per mostrare loro come fosse necessario comportarsi in quella situazione. Dalla seconda serata abbiamo iniziato a dividere la disposizione dei posti a sedere: come educatori abbiamo occupato una parte del tavolo, mentre i ragazzi un’altra. La terza sera siamo stati semplicemente su un tavolo diverso”.

L’azione ha portato i risultati sperati, lasciando sorpresi educatori, volontari e genitori: “Era un normale venerdì sera per un gruppo di amici: il locale era naturalmente pieno, ma nessuno ha rivolto occhiate indiscrete al nostro tavolo. I ragazzi hanno ordinato a turno e hanno gestito autonomamente la situazione, anche grazie all’attenzione dei camerieri”.

La pizzeria in cui l’azione si è svolta è Oro Rosso, di Tradate: “Il personale della pizzeria, a partire dalla proprietaria ha partecipato ad un percorso di sensibilizzazione, con istruzioni precise circa il progetto. Il cameriere è stato disponibile e attento, ma mai con atteggiamenti di facilitazione. I ragazzi erano molto felici: hanno chiesto un’altra serata ma, per metterli alla prova, cambieremo pizzeria”.

Il progetto All inclusive nasce proprio dall’esigenza di dare risposte diverse con attività diverse a disabilità diverse. Ad essere coinvolte sono, oltre ad Edera, ente capofila, l’Alberocasa di Venegono Superiore, che lavora con i bambini in affido, Rts Una vita speciale, associazione nazionale che occupa di sindrome di Rubinstein-Taybi, Gisaf famiglie affidatarie.

12102022

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