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VARESE -Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Varese circa le recenti decisioni del governo sul salario minimo.

Il M5S della provincia di Varese non può misurare i termini quando il livello di accettazione tocca il fondo, quando la “vergogna” di questa casta politica, con tutti i suoi privilegi, si trasforma nel peggior nemico di un’intera popolazione che si vede negati i sacrosanti diritti sanciti dalla Costituzione.

Dopo aver sospeso a 160.000 famiglie indigenti l’aiuto del reddito di cittadinanza ora il governo si accanisce contro il salario minimo, un provvedimento riguardante milioni di lavoratori sottopagati che vivono una situazione di “sfruttamento e schiavitù ” legalizzati da questa politica indifferente ai reali problemi dei cittadini, spesso sotto ricatto da parte di datori di lavoro senza scrupoli. Recentemente abbiamo assistito ( indignati) al ripristino dei vitalizi per gli ex parlamentari, a breve sarà presentata la riforma del fisco che di fatto premia e aiuta gli evasori fiscali in un Paese dove l’evasione si aggira sugli oltre 100 miliardi (praticamente circa  3 manovre finanziarie dello Stato italiano) mentre poi sul versante del lavoro viene rimbalzata la discussione sul salario minimo considerato un provvedimento inutile, se non addirittura “dannoso”, eppure anche l’Europa ci sollecita ad una maggiore attenzione su questo punto , ma per i nostri governanti non è un tema equiparato evidentemente all’importanza del ripristino dei vitalizi, affrontato e risolto senza il minimo indugio.

Le ingiustizie sociali ed economiche, i problemi del mondo del lavoro, la lotta alla povertà non rientrano nel programma di governo, questo è quanto si evince sia dalle realtà territoriali che da quella nazionale. In provincia di Varese le sacche di disuguaglianza salariale sono fin troppo evidenti, come quella riguardante il comparto della logistica legata alla Gargo City di Malpensa, evidenziata da varie sigle sindacali con scioperi e presidi all’interno dell’aerostazione e con vertenze sindacali in atto, e come denunciato dalla Uil Milano e Lombardia che rileva salari al di sotto del minimo necessario per la sopravvivenza perfino in Lombardia, la regione che in passato ha rappresentato un punto di forza del Paese sul piano economico e lavorativo. Il M5S dice “basta” alle promesse elettorali mai mantenute, ai proclami del governo nazionale e regionale, rappresentati dalle stesse forze politiche del centrodestra con i risultati ormai noti a tutti, noi lavoreremo all’interno delle istituzioni affinché i cittadini e i lavoratori vedano riconosciuti i loro diritti e rispettata la loro dignità, non quella riguardante solo una nicchia di settori sociali che garantiscono i consensi elettorali , allontanando dal partecipare al voto un numero  sempre maggiore di elettori demotivati.

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