“Green Border”: una storia di speranza e disperazione al cinema Paolo Grassi
TRADATE – Il cinema Paolo Grassi di via Bianchi a Tradate si appresta ad ospitare una serie di proiezioni dedicate al film “Green border”, un’opera che promette di coinvolgere il pubblico con una narrazione potente e attuale. L’appuntamento con questa pellicola di qualità è fissato per oggi, martedì 20 febbraio, seguito da ulteriori proiezioni sabato 24 febbraio e domenica 25 febbraio, rispettivamente alle 21 e alle 17 e 21, offrendo a tutti gli appassionati di cinema l’opportunità di immergersi in una storia commovente e riflessiva.
“Green Border” si colloca nel contesto del 2021 e segue le vicissitudini di una famiglia siriana che, in cerca di sicurezza e di un futuro migliore, atterra a Minsk con l’intenzione di attraversare il confine tra Bielorussia e Polonia. L’obiettivo è quello di entrare nell’Unione Europea e, successivamente, raggiungere dei parenti in Svezia. Tuttavia, ciò che inizia come un viaggio intriso di speranza si trasforma rapidamente in una lotta per la sopravvivenza, con la famiglia intrappolata in una foresta che diventa il teatro di un conflitto umanitario silenzioso ma devastante.
Il film mette in luce la cruda realtà dei rifugiati, costretti a navigare tra le insidie di una guerra non dichiarata. Da un lato, la propaganda del presidente bielorusso Lukashenko li attira nel paese con la promessa di un passaggio sicuro, nel tentativo di sovraccaricare il confine e destabilizzare i governi occidentali. Dall’altro, la violenta repressione da parte della polizia di frontiera polacca, che agisce su ordini del governo Duda, cerca di respingerli senza alcun riguardo per la loro sicurezza o dignità.
Con un costo di ingresso accessibile, fissato a 5 euro e a 4 euro per il ridotto (under 18 e over 65), “Green border” rappresenta un’occasione imperdibile per tutti coloro che sono interessati a comprendere meglio le sfide e le tragedie che caratterizzano il nostro tempo, attraverso il potente mezzo della narrazione cinematografica.
20022024
