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TRADATE – L’altro giorno il sindaco Giuseppe Bascialla ed i suoi collaboratori di Giunta hanno incontrato i rappresentanti del Comitato di cittadini contro il taglio degli alberi piazza Mazzini.

“L’incontro è stato indubbiamente proficuo e ha consentito alle parti di chiarire le proprie posizioni in merito al progetto di riqualificazione di piazza Mazzini e al conseguente paventato abbattimento della quasi totalità degli alberi presenti – rilevano dal comitato – L’agronomo Daniele Zanzi ha introdotto la discussione illustrando i dubbi del comitato derivanti dalla mancanza di prove scientifiche che attestino la pericolosità delle piante e più in generale contestando la logica di fondo del progetto e della relazione tecnica utilizzata come giustificazione alle scelte di abbattimento da parte dall’amministrazione. La discussione ha fatto però emergere da parte dell’amministrazione un approccio che definiremmo cautelativo: hanno fatto intuire che non è loro intenzione abbattere gli alberi se non sarà strettamente necessario ma deve essere chiaro che non si può prescindere dal continuare i lavori di rifacimento dei sottoservizi, fogna e gas, lungo corso Bernacchi”.

Proseguono i cittadini: “L’Amministrazione ha quindi chiesto a Zanzi di redigere una relazione tecnica, a titolo non oneroso, sulle alberature radicate in piazza Mazzini; una relazione che comprenderà la verifica secondo protocolli nazionali delle condizioni statiche e di sicurezza degli alberi radicati; la verifica del progetto esecutivo riguardante i sottoservizi al fine di valutarne l’impatto sugli apparati ipogei degli alberi, la proposizione di eventuali suggerimenti operativi atti a minimizzare i danni derivanti dagli scavi. Zanzi ha fatto altresì notare che è possibile prevedere gli scavi e il proseguimento dei lavori pubblici avendo le giuste attenzioni affinché si evitino danni agli impianti radicali. Si è invece parlato poco, in chiusura di incontro, del rifacimento della piazza. Per il progetto di riqualificazione i sottoservizi riguarderebbero solo l’illuminazione e di conseguenza gli scavi per la relativa messa in opera non dovrebbero essere così invasivi da mettere a repentaglio la struttura ipogea delle piante. Inoltre, non si capiscono le ragioni che hanno portato a sviluppare un progetto che prevede un piano di camminamento ben più alto dell’attuale e che quindi non compatibile con le piante già radicate. Nota dolente a chiusura della riunione ha riguardato la comunicazione da parte dell’Amministrazione che sì procederà in ogni caso con l’abbattimento del bellissimo tiglio che fa angolo tra via Mameli e corso Bernacchi, per poter dare seguito ai lavori di miglioramento e messa in sicurezza dell’incrocio. Lavori che prevedrebbero la deviazione della carreggiata di via Mameli verso destra, per meglio imboccare la via Toti”.

Concludono dal comitato: “Pur comprendendo le ragioni di fondo di tale intervento, ci chiediamo se siano state vagliate attentamente tutte le soluzioni possibili per mettere in sicurezza quel tratto stradale senza dover sacrificare la pianta. Ad esempio, visto che uno dei problemi è legato alla velocità con cui auto e pullman percorrono la via, perché non mettere dei dissuasori di velocità che obbligherebbero gli automezzi ad attraversare l’incrocio ad una velocità consona? E inoltre, perché non ridurre via Mameli a una sola carreggiata, restringendola solo sul lato est? Così facendo si otterrebbero due risultati e cioè il rallentamento dei veicoli e l’allineamento di via Mameli con via Toti. Alla luce dell’incontro attendiamo che venga data ufficialità all’incarico conferito a Zanzi, come accordato”.

25072021

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