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TRADATE – Intervenuta per il taglio del nastro della Casa della Comunità di Tradate, inaugurata nei giorni scorsi, la vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, si è soffermata sulle novità in ambito sanitario per i lombardi.

Questa inaugurazione è la messa a terra concreta della riforma che è frutto di un iter importante di ascolto con i sindaci, con i sindacati, le associazioni di pazienti e di categoria, una riforma che nasce da un ampio confronto – ha sottolineato la vice-presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti (in foto) – Una legge che ha tempi e risorse certe: per le risorse contiamo su 1,2 miliardi da parte del Pnnr e 800 milioni di Regione Lombardia. Sui tempi, il 40% delle Case e degli ospedali di comunità saranno realizzati quest’anno, il 30% l’anno prossimo e il 30% nel 2024. Si va così a rafforzare la Sanità lombarda, che è già di eccellenza e che necessita di essere potenziata a livello territoriale, continuando su una direzione già tracciata dalla Riforma Maroni. La Casa della Comunità è una sanità che prende in carico la persona e non la malattia, che significa accoglienza e orientamento per la presa in carico della persona, attraverso un gioco di squadra, un’èquipe multidisciplinare composta da medici di Medicina generale, specialisti e infermieri. Ringrazio in particolare questi ultimi: in ogni sede che ho visitato, trovo da parte loro grande entusiasmo e competenza che fanno davvero ben sperare. Tengo inoltre a ringraziare i sindaci, che hanno un ruolo importante nella riforma, tanto che abbiamo previsto tre livelli di rappresentanza, perché l’integrazione con il sociale è fondamentale: prendere in carico la persona significa prendere in carico tutta la famiglia e questa integrazione tra servizi sanitari e sociali è, insieme alle équipe multidisciplinari, la novità più tangibile che dà anima a questo cambiamento. Ringrazio il Terzo Settore e tutto il personale sociosanitario che sta mettendo corpo e anima per fare funzionare la riforma“.

05052022

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