[wp_bannerize group="lungo central" random="1" limit="1"]

LOMAZZO – L’amministrazione comunale prosegue nell’importante obiettivo della variante generale al Pgt, necessaria a favorire la rigenerazione urbana. Il passaggio compiuto consiste nella procedura di adozione dei documenti costitutivi della variante stessa, che consente la loro presentazione ufficiale, in vista delle osservazioni aperte a tutti i cittadini e delle modifiche che potranno seguire.

In cosa consiste il Pgt? Il Pgt, Piano di governo del territorio si compone di tre parti fondamentali: il Documento di Piano, che definisce le strategie generali, volte allo sviluppo sostenibile; il Piano delle regole, che riguarda le norme di attuazione degli interventi; il Piano dei servizi, ossia la definizione della città pubblica e dei sui servizi.

Quali sono le linee guida adottate? Le linee guida complessive, a livello strategico, sono la riduzione del consumo di suolo, con l’abbassamento percentuale della quantità di territorio destinata ad urbanizzazione; la messa in rete delle tutele ambientali, con vincoli di tutela dei sistemi ambientali e la promozione della fruibilità degli spazi aperti; e infine l’obiettivo di governare i processi per migliorare le condizioni abitative e produttive, limitare le aspettative di edificazione nelle aree sensibili, privilegiare le esigenze di completamento per lo più nei lotti liberi già interclusi dell’abitato, promuovere il riuso delle aree dismesse.

Il caso della ex Henkel

Tra le aree dismesse riveste particolare importanza l’area ex Henkel. L’amministrazione comunale, sulla base del programma di mandato, incentrato sulla rigenerazione urbana e sulla limitazione del consumo di suolo, ha indicato come linee guida:

– la rigenerazione degli spazi dismessi, che prevede consumo di suolo zero nell’area ex Henkel;

– la riduzione dei volumi esistenti; in modo da ricavare spazi per il verde urbano;

– la differenziazione degli usi previsti, per rendere l’area vitale, e comprendere al contempo una quota di servizi a vantaggio pubblico;

– l’attenzione alla viabilità, per rendere meglio accessibile l’area e sgravare l’attuale accesso di via Graffignana.

Particolare attenzione è stata riservata alla realizzabilità dell’intervento di recupero: fondamentale è infatti stabilire una percentuale di riduzione dei volumi che non comprometta la fattibilità economica degli investimenti necessari e che non scoraggi gli operatori economici. L’indicazione che ne è emersa è la riduzione del 20% rispetto alla superficie esistente: una significativa riduzione dei volumi esistenti, che libererà spazio anche in favore di aree verdi, consentendo al contempo di mantenere la fattibilità dell’intervento. Questa attenzione è fondamentale, al fine di evitare il ripresentarsi di un nuovo caso “Ticosa” anche sul nostro territorio. Condizioni troppo stringenti, infatti, porterebbero al rischio concreto di una stagnazione.

Gli altri aspetti presi in considerazione sono la differenziazione degli usi previsti per l’area, che escluderanno la grande industria, e che permetteranno destinazioni artigianali, residenziali, e per i servizi. Questa flessibilità, oltre a rispondere ai moderni criteri urbanistici, è finalizzata a garantire un futuro vitale per l’area, un mix di funzioni che renda questa parte della città viva in tutto l’arco della giornata, e comprende l’inserimento di servizi, che saranno indispensabili a seguito di nuovi insediamenti (pensiamo ad esempio a un asilo nido o a servizi per l’infanzia, che potranno essere convenzionati con l’operatore che dovesse dimostrarsi interessato al recupero dell’area).

Molto importante anche il tema della viabilità: a questo proposito è stato individuato un corridoio infrastrutturale, dall’uscita autostradale Lomazzo nord, al futuro sottopasso Spumador, e dal sottopasso sino all’area ex Henkel, che consenta di sgravare completamente via Ceresio e via Graffignana, creando un nuovo percorso di accesso e di deflusso dal paese, che torni a vantaggio di tutto il territorio e che possa ridurre anche il carico veicolare che oggi grava su queste arterie.

A partire dal 18 ottobre saranno depositati sul sito del Comune di Lomazzo i documenti oggetto di adozione. Da qui prende avvio il tempo della partecipazione pubblica, nel quale tutti i cittadini potranno presentare osservazioni, che potranno essere recepite dall’amministrazione comunale, e che confluiranno nel documento finale che sarà oggetto di approvazione, nei primi mesi del 2024.

20102023

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome