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CARONNO PERTUSELLA – “Nonostante avessi chiesto esplicitamente durante la seduta consiliare di essere informato sugli sviluppi della vicenda, nonostante come gruppi di opposizione Lega Nord, Fratelli d’Italia e Lista Cittadina, avessimo fatto un’importante premessa ovvero di voler collaborare tutti insieme per il bene di tutti in questo difficile momento a prescindere dai colori politici, nonostante la nostra richiesta di attenzione rivolta anche ai ceti meno abbienti non sia stata considerata, continuiamo a scoprire gli incredibili risvolti solo attraverso canali per noi quasi secondari”.

Inizia così la nota del consigliere comunale Mattia Alfonsi presentata a nome del gruppo consiliare Lega Nord Caronno Pertusella, Fratelli d’Italia e Lista cittadina in merito al punto tamponi cittadino.

Alfonsi parte con un excursus della vicenda: Ricorderete la proposta di attivare un punto tamponi avanzata dal gruppo Lega e poi sottoscritta da Fdi e Lista cittadina, attraverso una mozione discussa e poi approvata all’unanimità in consiglio comunale. Pochi giorni è arrivata la scoperta che, secondo loro, tutto ciò era già nei piani dell’amministrazione, un punto tamponi forse non drive through.

Nel pieno di un periodo così delicato come quello natalizio dove i ricongiungimenti familiari erano all’ordine del giorno c’è stata la geniale idea di chiudere per ferie il punto tamponi e forse non riaprirlo nemmeno più. Da lì la nostra interrogazione ovvero una domanda scritta rivolta al Sindaco ed all’assessore che chiedeva maggiori dettagli ma soprattutto una spiegazione a tutto ciò.
Ora sono trascorsi tutti i 30 giorni previsti dal regolamento del consiglio comunale art.53, nessuna risposta ci è mai giunta. Solo attraverso la stampa, è arrivata la promessa di riaprire a gennaio, per due mezze giornate. Quindi la chiusura definitiva. Il motivo? “Pochi tamponi”.

Il leghista non manca di tirare le somme: “Siamo nel pieno di una pandemia, la Lombardia è stata dichiarata zona rossa dal governo, c’è il divieto di uscire dalla propria abitazione ma il punto tamponi chiude”. E non mancano le domande: “La quantità di tamponi, da chi è stata definita poca: dall’amministrazione o dal laboratorio analisi? Premesso che siamo felici che il centro non sia stato preso d’assalto, il che vorrebbe dire che non siamo in un momento poi così critico, ci chiediamo perché è stato permesso al laboratorio l’interruzione di tale servizio? Quali furono i veri accordi? Quali numeri pensavo di fare? Ricordiamo che qui l’accordo non doveva essere improntato sul guadagno ma su di un servizio semplice, vicino e veloce da offrire alla cittadinanza. Precisiamo che tali servizi sono ormai presenti anche nelle comunità più piccole.

E conclude: “Abbiamo il sentore che questa amministrazione abbia voluto commettere quasi un torto ai gruppi proponenti non rendendosi conto invece di non essere stata ancora una volta, in grado di gestire una situazione è di non garantire quindi ancora una volta, un semplicissimo servizio a tutti noi cittadini. Ricordiamo infine che una mancata risposta alle interrogazioni dei consiglieri, oltre a costituire una compromissione del diritto dei consiglieri stessi proponenti, è da interpretare come una mancata risposta alla cittadinanza tutta, poiché l’amministrazione è tenuta a rispettare tali istanze non solo per questioni di correttezza istituzionale ma per chiarire le linee di indirizzo del Governo cittadino al fine di orientare al meglio le azioni dei consiglieri”.

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