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CISLAGO – “In modo ostinato e contrario i leghisti di Cislago perseverano nell’errore di voler distrarre i cittadini dalle loro vere responsabilità. Sono sotto gli occhi di tutti le contraddittorie e fuorvianti dichiarazioni di questi giorni che portano ancor di più alla luce, la palude in cui Cartabia e suoi si trovano”.

Inizia così la nota di Fratelli d’Italia che risponde alla Giunta e alla lista Cartabia sulla delicata vicenda della mancata approvazione della variazione di bilancio nell’ultimo consiglio comunale.

Attaccati alla poltrona si arrovellano in complicate spiegazioni a sostegno delle scelte fatte e portate in votazione nel Consiglio comunale del 27 novembre. Consiglio in cui si sono resi responsabili di aver violato il patto preso questa estate, votando una mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva di devolvere gli emolumenti degli amministratori comunali, versandoli sul conto corrente comunale in favore delle famiglie cislaghesi colpite dagli effetti economici della pandemia. La mozione non parla di emolumenti netti o lordi, chiedeva semplicemente la loro devoluzione. Cartabia e la Lega, in beffa a tale impegno, hanno deciso in solitudine, di farne ciò che volevano, senza condividere la scelta con i gruppi consigliari, su capitoli di bilancio discutibili.

È singolare che il vicesindaco leghista Luca Dosso, perseveri nelle dichiarazioni di cui si è reso responsabile già nell’ultimo Consiglio comunale in cui ha sostenuto che la mozione, che egli stesso aveva votato favorevolmente, indicava la devoluzione delle indennità al netto e non al lordo. Ovviamente cosa non vera, infatti nella mozione non è affatto riportato ciò che Dosso afferma. Per questo gli vogliamo ricordare che nella discussione consigliare che portò al voto unanime della mozione di Fratelli d’Italia, fu chiesto a Cartabia, non solo di versarli sul conto corrente, ma di redigere apposito regolamento per definirne la loro destinazione in aiuto alle famiglie.  

Come sempre la Lega mente sapendo di mentire, pensando davvero di prendere in giro chiunque. Ci stupisce come l’assessore Turconi, persona sensibile e responsabile si sia prestata a questo gioco. Come è possibile che per disciplina di partito e fedeltà a Cartabia, che l’ha nominata assessore dopo la dipartita di Campanella, non si renda conto di essere parte di questa tragica commedia in salsa leghista?

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