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CISLAGO – Pubblichiamo con qualche giorno di ritardo (di cui ci scusiamo con gli interessanti) la nota della giunta di Cislago e della lista Cartabia Sindaco in merito alla mancata approvazione della variazione di bilancio in consiglio comunale

Nella seduta del consiglio comunale del 29 luglio 2020 è stata approvata all’unanimità la mozione avente come oggetto la devoluzione dell’indennità derivante dalla carica di amministratore comunale e implementazione del fondo di solidarietà, che prevedeva il versamento sul conto corrente dedicato all’emergenza sanitaria dei compensi di amministratori e consiglieri comunali, a partire dal mese di agosto. Come discusso nel verbale della seduta di consiglio comunale, tale rinuncia si prevedeva il versamento dei compensi, al netto delle tasse, direttamente sul conto corrente dedicato all’emergenza sanitaria.

A seguito di tale rinuncia e dal confronto con la ragioneria comunale, sindaco ed assessori, i consiglieri della lista Cartabia Sindaco ed il consigliere Broli scelsero tuttavia la rinuncia totale agli emolumenti, prevedendo altresì che il denaro reso così disponibile fosse utilizzato come da indirizzo inviato agli uffici il 29 ottobre. Questo per chiarire che sin dalla fine del mese di ottobre era noto come sarebbero state utilizzate le somme precedentemente destinate al compenso degli amministratori.
Pertanto, la scelta degli amministratori (sindaco, assessori e consiglieri Lega), in relazione alla rinuncia totale delle proprie indennità nel periodo da agosto a dicembre 2020, garantiva la possibilità di disporre a bilancio di oltre 24.000,00 euro contro circa 18.500,00 euro nel caso di rinuncia secondo le modalità indicate nella mozione da parte dei proponenti. Infatti, si sarebbe dovuta togliere la tassazione IRPEF pari, considerando il più ottimistico dei casi, al 23%.
Prendiamo atto che i consiglieri di Vivicislago hanno rinunciato dal 2019 al netto dei gettoni di consiglio comunale, mettendo a disposizione una somma che è confluita nel bilancio generale del comune, ed utilizzata anch’esse nel sociale. Ci chiediamo tuttavia se tutti i restanti consiglieri abbiano fatto scelte simili.

Avremmo utilizzato la somma di 24.000 € disponibili per circa 13.000 € nella messa a disposizione di buoni alimentari e per circa 11.000 € per il sostegno al pagamento di affitti per persone in difficoltà. Entrambe ci sembrano evidentemente voci legate al periodo di difficoltà economica conseguente la pandemia.

La somma resa disponibile con la rinuncia agli emolumenti ha comportato una variazione di bilancio, che doveva essere approvata in consiglio comunale. In estrema sintesi il voto contrario di Fratelli d’Italia, Vivicislago e del consigliere Pagani (astenuta la consigliera Broli) ha comportato i seguenti effetti:
1. Gli 11.000 € previsti per il sostegno agli affitti confluiranno nell’avanzo di amministrazione a fine anno, quindi saranno spendibili diversi mesi dopo rispetto a quanto voluto dall’amministrazione attuale. Gli altri 13.000 €, fortunatamente, sono stati già impegnati.
2. Sullo stesso capitolo di spesa cui erano stati destinati gli 11.000 €, che è un capitolo generico relativo ai servizi sociali e quindi dedicato a molteplici attività, si erano resi disponibili ulteriori 7.000 € previsti per l’inserimento di un cittadino disabile in un istituto protetto, che non è di fatto avvenuto. L’amministrazione aveva deciso di trasferire tale somma al sostegno del pagamento delle rette per la scuola materna, che non potrà essere quindi realizzato nelle modalità previste. Cercheremo tuttavia di porre rimedio al disagio delle famiglie con differenti modalità.
Come amministratori, riteniamo di aver interpretato correttamente il senso della mozione, senza violarne lo spirito ma anzi rafforzandone l’efficacia. Chi ha votato contro ha giustificato questa scelta con “l’interesse dei cittadini”. Ciò che possiamo dire in merito all’atteggiamento di “Fratelli d’Italia” e di “Vivicislago”, quali “esperti ed abili amministratori” come si sono innumerevoli volte definiti, è che siamo concordi nell’affermare che erano consapevoli degli effetti inevitabili decidendo di non approvare la variazione di bilancio.
Noi non siamo d’accordo con il loro voto, ma abbiamo riportato solo i fatti, lasciando ai cittadini facoltà di decidere chi abbia a cuore oppure no il loro interesse.

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