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UBOLDO – Riceviamo e pubblichiamo la nota con cui il sindaco Gianluigi Clerici riassume la lunga vicenda della realizzazione della nuova caserma dei carabinieri e l’intricata vicenda della vecchia sede in affitto.

Nel maggio del 2003 veniva stipulato contratto di locazione tra il Comune e il proprietario che concedeva un immobile in via Risorgimento da adibirsi a caserma dei carabinieri con un canone inziale di  16.000 euro annui, transitoriamente fino a che il Ministero competente non provveda alla costruzione, su terreno del Comune di Uboldo, di una nuova caserma (Accordo stipulato nel 2004 tra Ministero, Regione e Comuni).

Il contratto di locazione veniva rinnovato nel 2007 e nel 2011 con scadenza 30 maggio 2015; dal 2015 sino al 31 ottobre 2019 venivano stipulati 3 contratti di tipo transitorio.

Nel 2015 è stata emanata una Legge, n. 208, che all’art. 1, comma 500, recita “…per le caserme delle forze dell’ordine e del corpo nazionale dei vigili del fuoco ospitate presso proprietà private, i comuni appartenenti al territorio di competenza delle stesse possono contribuire al pagamento del canone di locazione come determinato dall’Agenzia delle Entrate… “.

Alla luce di tale legge, alla scadenza dell’ultimo contratto avvenuta in data 31 ottobre 2019, il Comune di Uboldo ha attivato, con propria deliberazione di giunta comunale, un procedimento volto al rinnovo della locazione ma soltanto a condizione della previa contribuzione da parte del Ministero competente, non potendo continuare ad intestarsi interamente i canoni di locazione.

Tale determinazione è stata trasmessa con Pec alla Prefettura di Varese, all’Arma dei Carabinieri ed al proprietario.

La costruzione della nuova caserma in via IV Novembre è stata ultimata in data 14 giugno 2018 con collaudo del 20 settembre 2019 compreso l’accatastamento e la redazione della certificazione Ape. Nel marzo 2020 il Comune, a sua cura e spese, onorava impegno di cessione gratuita del terreno ove è stata costruita la nuova caserma per un valore pari ad € 434.970  in quanto il provveditorato OOPP comunicava che per carenza di organico non era più in grado di assolvere a tale esigenza. Segno tangibile per accelerare ulteriormente la consegna del complesso immobiliare da parte del Ministero Infrastrutture all’Arma dei Carabinieri.

Gli sforzi attuati dall’Amministrazione comunale sono stati, a più riprese, quelli di sollecitare la consegna da parte del Provveditorato OOPP all’Arma dei Carabinieri della nuova caserma, considerato che i lavori della costruzione erano ultimati, in quanto l’ubicazione della nuova struttura rispetto alla posizione della vecchia caserma, situata ai margini del paese in una strada chiusa, rispetta pienamente l’esigenza di dotare l’Arma dei Carabinieri di un presidio idoneo e funzionale al fine di rendere lo strumento operativo più aderente alle esigenze del luogo e alle aspettative della collettività.

I carabinieri si sono trasferiti nella nuova caserma a fine del 2022, e le chiavi a proprietario sono state consegnate a luglio 2023 dopo i lavori di ripristino dei locali con un costo pari ad 36 mila euro circa, nel rispetto di quanto significato nel contratto di locazione.

Il Consiglio Comunale ha deliberato di attuare la sentenza, in cui viene stabilito un riconoscimento pari ad € 66.000 circa (indennità di occupazione pari ad € 58.421,00 dal  primo ottobre 2019 sino alla consegna delle chiavi al proprietario e spese legali), quale debito fuori bilancio, consuetudine per procedure simili, e l’invio della documentazione alla Corte dei Conti.

Quindi, a conti fatti, la nuova caserma ai cittadini uboldesi è costata 20 anni di affitto, i costi del ripristino della vecchia caserma, il valore di un terreno e la spesa per redigere l’atto di cessione del terreno.

L’articolo Uboldo, il sindaco riassume l’odissea della caserma dei carabinieri costata “vent’anni d’affitto” proviene da Il Saronno.

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