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VENEGONO – “Per far capire che al presidente del parco Pineta (e non solo lui) che gli animali non sono bersagli, e che noi non molleremo le nostre legittime proteste, nella prima serata di mercoledì 19 maggio, alcuni militanti del Movimento Centopercentoanimalisti hanno versato oltre 30 chilogrammi di letame davanti all’ingresso della sede del parco Pineta, in via Manzoni, 11 a Castelnuovo Bozzente (Como), inoltre sono stati appiccati manifesti contro i cacciatori e altri di “riflessione””

E’ il blitz realizzato ieri dal gruppo animalista attivo nel saronnese non solo. Le motivazioni sono spiegate in una nota: “Il presidente del Parco Pineta di Venegono Mario Clerici, in diverse interviste cerca di giustificare la programmata mattanza dei cinghiali nel parco che dovrebbe difendere la natura. Le motivazioni che adduce, assai deboli, sono le solite: i cinghiali sono troppi, possono essere pericolosi, anche se non hanno mai assalito nessuno. Ed ecco un parco, creato per proteggere gli animali, trasformato in un mattatoio, con altane, gabbie trappola e lacci di acciaio – come abbiamo documentato con foto”.

Temi che vanno oltre il singolo caso: “Noi diciamo che tutti gli argomenti di Clerici sono solo pietosi tentativi di mascherare l’incapacità di risolvere i problemi dei rapporti tra gli umani e le altre specie viventi, se non in un solo modo: distruggendo e uccidendo. Ora ci mancava la delibera della Regione Lombardia che impone alle polizie provinciale di creare squadre di volontari per ammazzare cinghiali e altri ungulati (cervi, caprioli) anche sulla neve e fuori dagli ambiti di caccia. Prima la formazione delle squadre di killer era volontaria, ora è obbligatoria”.


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