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GERENZANO – Ha avuto luogo ieri sera alla sala conferenze del Villaggio Amico alle 21, la presentazione del libro “Con gli occhi di Sara – un padre, una figlia e l’autismo”, un breve libro in cui il parlamentare Davide Faraone, nelle file di Italia Viva, racconta la sua esperienza di padre di una figlia autistica. Un viaggio a tutto campo dalla sua reazione alla diagnosi dei medici, a come lo Stato non dia particolari aiuti alle famiglie che si ritrovano in situazioni in cui un componente è portatore di disabilità, ma anche di come un padre che si ritrova in questa situazione possa trovare in realtà grande gioia anche nei piccoli traguardi raggiunti dalla propria figlia.

L’incontro di ieri sera, ha visto tre relatori: Faraone, Maria Chiara Gadda, anch’essa parlamentare di Italia Viva, e Luca Landolfi direttore della cooperativa sociale “Il Granello”, una realtà che dal 1987 tramite attività socio-educative favorisce l’integrazione e l’inclusione di giovani e adulti nel mondo lavorativo. La conferenza è stata moderata da Lorenzo Guzzetti, ex-sindaco di Uboldo e direttore di Iama Onlus, un’associazione che opera da oltre quarant’anni nell’ambito dei servizi alla persona sul territorio meratese, lecchese e milanese.

Durante l’incontro è stato chiesto all’onorevole Faraone come avesse vissuto la condizione di sua figlia (che oggi ha 20 anni), quali siano state le sue difficoltà e come sia riuscito a superarle; una parte della conversazione sostenuta dai tre relatori, è stata inevitabilmente incentrata anche sulla politica, e su come essa dovrebbe (perché la distanza tra il “dire” e il “fare” riguardo a questa tematica è siderale) agevolare le famiglie che hanno nel proprio nucleo un componente con disabilità.

È emerso dalle dissertazioni dell’autore del libro e da Maria Chiara Gadda, che sempre più spesso i genitori dei figli con disabilità si ritrovino spesso da soli, abbandonati dalle istituzioni che almeno legislativamente avrebbero legiferato a vantaggio di queste situazioni, ma sempre più spesso mancano le strutture inclusive e quei servizi alla persona che dovrebbero essere garantiti, uno dei quali il punto di vista sanitario, nel caso specifico di Sara, Faraone ha raccontato che a seguito di una diagnosi di autismo lo Stato dovrebbe offrire tempestive cure logopedistiche e psico-motorie ma con tempi di attesa lunghissimi e si trattano poi di sedute di un’ora con pause molto lunghe tra una e l’altra, cosa che spinge e sempre più spesso costringe i genitori a rivolgersi alla sanità privata (e quindi spendere molti soldi per le cure necessarie).

Anche Maria Chiara Gadda, che ha girato la penisola alla scoperta di molte realtà del terzo settore, ha fatto un intervento incentrato sui servizi alla persona statali che sempre di più sono inefficaci se non addirittura inesistenti. Si è poi soffermata sul tema dell’inclusività che dovrebbe riguardare le persone portatrici di disabilità, garantire loro il “diritto al gioco e all’andare al cinema potendosi sedere accanto agli amici, e non in un posto a loro riservato in quanto portatori di disabilità”.

Gli interventi del direttore della cooperativa sociale “Il Granello”, si sono svincolati dalla politica, ed hanno messo in luce come questi ragazzi, con cui la cooperativa sociale “Il Granello” ha a che fare tutti i giorni, abbiano il diritto come tutti di tirare fuori il meglio di sé, ha anche ribadito come il concetto di inclusione debba essere rivisto, poiché il fatto che qualcuno debba avere il diritto di essere incluso è esso stesso significativo di quella che potrebbe essere considerata un’esclusione.

All’evento hanno partecipato molte personalità della politica locale, tra di esse anche il sindaco di Gerenzano Stefania Castagnoli e Monica Mariotti, assessore con delega a cultura, sport, tempo libero e pari opportunità.


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